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Polizze dormienti: cosa sono e come comportarsi per riscattarle

Sono ancora in molti i cittadini italiani che non sanno dell’esistenza delle cosiddette “polizze dormienti“: si tratta di un fatto […]

Sono ancora in molti i cittadini italiani che non sanno dell’esistenza delle cosiddette “polizze dormienti“: si tratta di un fatto piuttosto grave ed importante, che merita di essere approfondito. Tali polizze infatti, sottoscritte un tempo da persone che oggi risultano decedute, comprendono le assicurazioni sulla vita: i beneficiari di tali polizze spesso, non essendo al corrente della loro esistenza, non si preoccupano di riscuotere il premio dovuto e così facendo i casi di polizze dormienti aumentano esponenzialmente. Ma di cosa di tratta? E soprattutto, entro quanto tempo è possibile riscuotere il denaro di un’assicurazione vita prima che questa finisca nel registro delle polizze dormienti? Oggi approfondiamo questo discorso, che sta diventando piuttosto preoccupante.

Cosa sono le polizze dormienti

Quando si sottoscrive un’assicurazione vita, generalmente lo si fa per tutelare il futuro dei propri familiari: si versa una quota annua per fare in modo che, quando arriva il momento della propria morte, i beneficiari della polizza possano riscuotere il premio pagato e quindi avere una sorta di eredità. Fino a qui tutto bene: peccato che per riscuotere il premio di un’assicurazione vita scaduta sia necessario esserne a conoscenza e spesso non è così. Ma cosa accade al denaro che è stato versato in tutti gli anni precedenti dall’assicurato, se nessuno si preoccupa di riscuoterlo? Ecco che entrano in causa le cosiddette polizze dormienti: altro non sono che le assicurazioni vita scadute, che nessuno dei parenti e dei beneficiari ha riscosso e quindi finiscono nel Fondo Dormienti, senza la possibilità di essere più risvegliate. 

Dopo quanto tempo le assicurazioni vita diventano polizze dormienti?

Fino a qualche anno fa, la situazione era ancora più preoccupante: per riscuotere un’assicurazione vita scaduta, infatti, c’erano massimo 2 anni di tempo, entro i quali era possibile riscuotere il premio accumulato dalla persona defunta. Se entro 2 anni nessuno si faceva vivo con la compagnia di assicurazioni vita, la polizza diventava in automatico dormiente ed era quindi impossibile riscuotere il denaro.

Da qualche anno le cose sono un po’ cambiate: fortunatamente con il governo Monti il termine di prescrizione delle polizze vita è passato da 2 a 10 anni quindi ci sono ben 8 anni in più di tempo per poter riscuotere l’assicurazione prima che finisca nel Fondo Dormienti.

Come verificare la presenza di una polizza vita?

Il problema maggiore, legato alle polizze dormienti, è il fatto che sia ancora oggi così difficile risalire all’eventuale presenza di una polizza vita: spesso e volentieri i familiari non sono a conoscenza del fatto che la persona defunta aveva stipulato un’assicurazione sulla vita, quindi alla sua morte non si pongono nemmeno il problema. Così facendo, sono moltissime le polizze dormienti che ancora oggi finiscono in prescrizione.

Come fare quindi per verificare la presenza di un’assicurazione vita scaduta, della quale si può riscuotere il premio? L’unica strada, oggi, è la “Ricerca coperture vita” fornita dall’ANIA. Se quindi avete perso da poco un familiare, per sicurezza controllate che non avesse stipulato una polizza vita: è l’unico modo per evitare che questa finisca nel calderone delle polizze dormienti.