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Revisione auto: cosa fare se è scaduta durante il lockdown coronavirus

Revisione auto scaduta: cosa fare durante il lockdown? Con le limitazioni imposte dal lockdown e le limitazioni alla circolazione alcune […]

Revisione auto scaduta: cosa fare durante il lockdown? Con le limitazioni imposte dal lockdown e le limitazioni alla circolazione alcune scadenze importanti per gli automobilisti sono state rimandate. Difatti il Decreto Cura Italia e i successivi emendamenti hanno previsto proroghe e concessioni su revisioni, patenti, multe e bollo auto. Per il bollo auto, per esempio, 12 regioni hanno concesso proroghe specifiche fino al 30 agosto 2020. Ma cosa succede se la tua revisione auto è scaduta? Ecco come comportarsi.

Cosa succede se si circola con la revisione auto scaduta?

Tutti sappiamo che la circolazione con un veicolo non revisionato sia un azzardo fin troppo rischioso. Difatti il codice della strada prevede una multa di oltre 600,00 euro oltre al ritiro del libretto di circolazione e alla sospensione del veicolo finché il proprietario non effettui una revisione con esito positivo. Queste condizioni si verificano in condizioni di normalità ma cosa è accaduto o accade durante il Coronavirus?

Limitazioni e proroghe revisione auto

Il Decreto Cura Italia del 17 marzo 2020 ha introdotto la proroga di alcune scadenze per non gravare troppo sulle tasche degli italiani ed evitare inutili assembramenti. Quindi ha introdotto delle proroghe per patenti in scadenza, bollo e anche il pagamento delle multe. Il Decreto, inizialmente, ha previsto delle proroghe anche per le revisioni dell’auto anche se non sono mancati automobilisti multati per la revisione scaduta.

La revisione di un’auto va effettuata, normalmente, dopo quattro anni dall’immatricolazione e, successivamente, ogni due anni. Stando all’articolo 97 comma 4 del Decreto Cura Italia questa evenienza è stata slittata al 31 ottobre 2020 per le auto da revisionare entro il 31 luglio 2020. Quindi le auto che sono in scadenza da marzo a luglio 2020 hanno due mesi di tempo per adeguarsi.

Multati nonostante il Decreto

Nonostante questa importante concessione, tuttavia, numerosi automobilisti hanno riferito di esser stati multati proprio per via della revisione scaduta nei posti di blocco messi in atto per il controllo della circolazione imposto dal Covid. Questo perché l’applicazione della norma è stata piuttosto stringente e non ha preso in considerazione da parte egli agenti preposti al controllo il fatto che alcuni veicoli siano stati fermi durante il periodo precedente al Covid. Quindi prima di circolare con la revisione scaduta occorre sincerarsi che questa sia avvenuta durante il periodo di lockdown.

Altre sospensioni che riguardano i veicoli

Con il Decreto Cura Italia sono state concesse ulteriori proroghe agli automobilisti con il medesimo intento di ridurre gli assembramenti e alleggerire le tasche delle famiglie in difficoltà. Difatti la patente di guida, gli attestati, le autorizzazioni e gli atti abitativi in scadenza tra il 31 gennaio 2020 ed il 15 aprile 2020 hanno visto un’estensione di validità fino al 15 giugno 2020. Le patenti in scadenza sono ritenute valide fino a metà giugno mentre le polizze RC auto sono prorogate al 31 luglio 2020 più ulteriori quindici giorni di tempo per ravvedersi. Per quanto riguarda il bollo, invece, le Regioni che hanno aderito alla sospensione sono in tutto 12 e ognuna ha previsto specifiche condizioni di rinnovo e pagamento senza l’addebito di costi per il ritardo.