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Assicurazione Auto

Polizza Infortuni del conducente: cos’è e quando conviene

La polizza infortuni del conducente rientra tra le garanzie accessorie che è possibile aggiungere alla RC Auto (o moto) obbligatoria […]

La polizza infortuni del conducente rientra tra le garanzie accessorie che è possibile aggiungere alla RC Auto (o moto) obbligatoria per legge. Anche in questo caso, proprio per come avviene con la polizza furto e incendio, è possibile scegliere se aggiungere questa copertura a quella di base oppure evitare di farlo, pagando un premio assicurativo inferiore. A differenza di quella appena nominata, però, la copertura infortuni del conducente è consigliata nella stragrande maggioranza dei casi e adesso vedremo il perchè e cercheremo di capire meglio di cosa si tratta.

Polizza infortuni del conducente: copertura

La polizza infortuni del conducente copre i danni fisici subiti da chi è alla guida del veicolo in caso di sinistro con colpa. Poichè nell’assicurazione RC Auto non è previsto alcun tipo di tutela e risarcimento per il guidatore, grazie a questa polizza in caso di incidente in cui la colpa è del conducente del veicolo, anch’esso ha diritto ad una copertura se subisce danni fisici. Se invece il sinistro avviene per colpa della controparte, naturalmente sarà l’RC Auto dell’altro conducente a coprire tutti i danni, compresi quelli del guidatore.

Bisogna ricordare che la polizza infortuni del conducente copre solamente i danni fisici subiti dai conducenti abilitati alla guida. Durante la sottoscrizione del contratto è possibile infatti indicare il tipo di guida che si intende assicurare: ad esempio selezionando la guida libera tutti i conducenti sono tutelati dalla polizza, mentre se si sceglie la guida esclusiva l’unico a beneficiare della copertura infortuni del conducente sarà appunto l’unico guidatore indicato in fase di sottoscrizione della polizza.

Polizza infortuni del conducente: come calcolare il risarcimento

Per quanto riguarda il risarcimento da parte della compagnia assicurativa in caso di infortunio del conducente, questo viene calcolato seguendo delle tabelle tariffarie prestabilite e indicate nel contratto di polizza, che variano a seconda del massimale scelto. Generalmente, il risarcimento copre le spese sanitarie sostenute, una diaria giornaliera di ricovero, ma anche l’eventualità di morte o invalidità permanente.

La compagnia assicurativa può prevedere, a seconda del contratto stipulato, anche una franchigia o uno scoperto: in tutti i casi, comunque, questi non superano mai il 5% delle spese relative al danno subito.

Polizza infortuni del conducente: quando conviene

Come abbiamo detto, la polizza infortuni del conducente è una delle garanzie extra più consigliate a livello generale: mentre infatti quella di furto e incendio ad esempio può essere in alcuni casi evitata per via del basso rischio di tali eventualità, assicurare il conducente in caso di danni fisici è decisamente utile. Questa infatti è l’unica copertura assicurativa che tutela il conducente che provoca un sinistro con colpa: è quindi sempre consigliato includerla nella propria assicurazione auto.