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Truffa assicurativa: 3 nuovi arresti nel Catanese

Le truffe ai danni delle assicurazioni continuano ad andare avanti, ma fortunatamente in moltissimi casi vengono anche scoperte e i […]

Le truffe ai danni delle assicurazioni continuano ad andare avanti, ma fortunatamente in moltissimi casi vengono anche scoperte e i responsabili non rimangono sicuramente impuniti: un nuovo esempio è rappresentato dagli arresti avvenuti qualche giorno fa nel catanese e più precisamente nel comune di Misterbianco. 

L’attività di indagine volta a smascherare l’associazione truffaldina era stata avviata nel 2012 e si è protratta per circa 2 anni: li inquirenti hanno esaminato 60 incidenti stradali, tutti con relative richieste di risarcimento alle assicurazioni, per un ammontare complessivo dei danni pari a circa 500.000 euro. Danni, naturalmente, del tutto inesistenti e solamente inventati al fine di estorcere soldi alle compagnie assicurative.

Grazie alle indagini condotte, gli inquirenti sono riusciti infine ad identificare i responsabili di tali truffe ai danni delle assicurazioni: a capo dell’organizzazione, un ragioniere titolare di un Caf di 49 anni e un disoccupato di 47 anni che adesso devono fare i conti con la giustizia. Il primo si trova ora ai domiciliari mentre il secondo è stato già portato nel carcere di Piazza Lanza.

Le accuse a loro carico (e a carico degli altri due collaboratori) sono pesanti: associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di compagnie assicurative, falsa testimonianza e dichiarazione di falso in scrittura privata. 

Ma come agivano i colpevoli e come riuscivano a mettere in atto tali frodi? Non facevano altro che inscenare dei finti sinistri: per fare ciò si avvalevano della collaborazione da parte di soggetti terzi e compiacenti, in possesso di certificati medici che potessero essere compatibili con eventuali lesioni da incidente stradale ma che, in realtà, derivavano da infortuni domestici o sportivi. Oltre a questi complici, gli arrestati si avvalevano anche di una controparte che fosse disposta ad assumersi la responsabilità del sinistro e che avesse naturalmente una copertura assicurativa.

Gli arrestati, che adesso dovranno fare i conti con la giustizia ma sicuramente non la passeranno liscia, dovranno rispondere di tutte le accuse: erano loro a pilotare tutto il sistema, organizzando l’iter burocratico, prendendo contatto con i complici che di volta in volta ricevevano naturalmente un compenso ed inscenando il tutto in modo meticoloso.

Oggi le truffe alle assicurazioni sono all’ordine del giorno, ma anche i mezzi in possesso degli inquirenti sono cambiati: si spera quindi che la maggior parte delle organizzazioni di questo tipo abbia vita molto breve.